Bergamo, città museo ma anche città dei musei, tra cui la prestigiosa Accademia Carrara una delle più importanti pinacoteche d’ Europa.

E’ stata definita da Stendhal  come il luogo più bello e più ridente che io abbia mai visto sulla terra”.

Ancora a Stendhal, instancabile osservatore di varia umanità e ambienti nei suoi ripetuti viaggi, dobbiamo inoltre, una delle più vivaci descrizioni delle usanze gastronomiche in auge nell’ Ottocento, nel cuore della Lombardia, tra la Brianza, Bergamo e  il Bresciano:

 

“Alla sera, le delizie e la gioia della cena con gli uccelletti; la polenta e l’ allegria generale sembra che spostino i limiti della vita dalla parte degli schietti piaceri dell’ istinto”.

 

 

 

 

 

 

Ecco dunque uno dei piatti tipici del Bergamasco: gli osei con la polenta; cibo quest’ ultimo di fondamentale importanza per molti secoli nella Valle Padana e in tutta Italia Settentrionale.

Nata a Venezia, dove giunsero nel sec. XVI i primi carichi, fu adottata dai bergamaschi , considerati fra coloro che la sanno meglio allestire. Non a caso gli appassionati del popolare alimento vanno in cerca della farina gialla “bramata” prodotta nel Bergamasco.

Bergamo va fiera di un’ altra antichissima vivanda, i casonsei, già in auge ai tempi del grande capitano Bartolomeo Colleoni.

In origine, questi grossi ravioli erano ripieni di spinaci, uova, uva sultanina, amaretti, formaggio, pane grattugiato e pere tritate; si condivano con burro fuso e salvia, oggi il salame ha preso il posto delle pere e non si usa quasi più l’ uva sultanina.

Per quanto riguarda il termine casonsei, probabilmente esso deriva dal “cassoncello” medievale, cioè un piccolo forziere di legno entro il quale venivano custoditi ori, monete e altri oggetti preziosi.

I casoncelli “piccoli scrigni” di pasta da preparare per i giorni di festa.

Valle Brembana e Valle Seriana, zone ricche di alpeggi, dove si ottengono formaggi morbidi, grassi e profumati.

Non dimentichiamoci del rinomato Moscato di Scanzo, una piccola perla enologica prodotta a pochi chilometri della città natia di Gaetano Donizetti. 

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