Sono considerate le “Orchidee facili“, quelle che con semplici e poche cure, sono in grado di tornare a fiorire e di accompagnarci per anni.

Oltre la classica Phalaenopsis, oggi sono disponibili tante varietà che si possono coltivare e far rifiorire in casa.

Cattleya

Sono considerate le “orchidee da principianti”, perché sono facili da coltivare.

Amano ambienti luminosi e saltuariamente il sole diretto. Queste orchidee si bagnano solo quando il substrato si è asciugato e nel mese di Settembre si consiglia di oscurarle una volta tramontato il sole, perché anche la luce artificiale altera il loro ciclo vegetativo.

Cymbidium

Hanno grossi pseudo – bulbilli, robusti e alti fino a 15 cm, le radici sono carnose. Desiderano molta luce, umidità intorno al 50%e temperatura fra i 15 e i 18 gradi, ma per rifiorire devono essere esposte per un certo periodo a temperature notturne fra gli 8 e 10 gradi.

Solo alla fine di Ottobre vanno riportate in casa.

Paphiopedilum

Ovvero le “scarpette di Venere”, per la forma del fiore, sono le uniche orchidee che fioriscono anche con poca luce. Non amano le temperature elevate, fioriscono una volta l’anno anche se gli ibridi riescono a compiere due cicli completi. Preferiscono vasi piccoli con un substrato sempre ben drenato.

Zygopetalum

I fiori sono splendidi, geometrici con colori intensi e contrasti insoliti. Devono essere tenute in ombra luminosa e mai lasciate asciugare del tutto. Trattandosi di piante di montagna, vanno tenute di notte a temperature fra i 10 e i 15 gradi.

Propetalum

Fiorisce da Ottobre ad Aprile, non ama il sole diretto e si adatta ad un range di temperatura piuttosto elevato, dai 12 a 30 gradi.

Militonia

Dai fiori grandi e profumati, ricorda un po’ la forma della viola del pensiero. Può rifiorire anche due volte l’anno, desidera molta luce diffusa e una buona escursione termica fra la notte ed il giorno.


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